Parlando di: “L’uomo che scambiò suo moglie per un cappello” di Oliver Sacks

l'uomo-che-scambiò-sua-moglie-per-un-cappello“L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” è un saggio (una volta tanto non vi parlo di un romanzo) datato 1985 a scriverlo è stato Oliver Wolf Sacks, neurologo britannico. questo è uno dei suoi libri più famosi ed anche il primo che l’Adelfi ha portato in Italia.

troviamo, divise in categorie, a loro volta suddivise in capitoli, le descrizioni di alcuni casi clinici. nella prima parte del capitolo c’è una narrazione dettagliata della vicenda, di come il neurologo è intervenuto e ha indagato sul caso e le sue supposizioni; poi la maggior parte dei capitoli presenta un post scriptum (fatto vari anni dopo i primi appunti) dove viene approfondita la vicenda, usando altri casi esempio o rimandando alla lettura di un articolo riguardante l’argomento.
in particolare si parla di: deficit, eccessi funzionali, sindrome di tourette e ritardi mentali.

IL MIO PARERE: se c’è una cosa che dovevo ripetermi spesso era: “queste sono storie vere”. e si, perchè durante la lettura di questi casi clinici, si rischia di perdere il senso della realtà. Sapere cosa può fare il nostro cervello dà una parte è una delle cose più interessanti che ci possa essere e dall’altra si dimostra anche una delle cose più spaventose che ci possa essere.
un suggerimento, nonostante sia formato da racconti, spesso in un caso ne viene citato un’altro; quindi vi consiglio una lettura non troppo dosata nel tempo, altrimenti dovrete andare a riguardare i capitoli incriminati.

ho trovato la lettura molto interessante. ricordiamoci però che questo non è un romanzo! l’autore si dimostra sicuramente un fine narratore, ma il libro è pregno di spiegazioni mediche. le parti più scientifiche risultano, logicamente, più lente e richiedono maggiore attenzione; e nonostante siano spiegati alcuni termini e alcuni concetti avere un minimo di conoscenza medica facilita il lettore.

CONSIGLIATO: lo consiglio sicuramente. penso che non ci sia neanche bisogno di dirlo, ma lo consiglio vivamente a chi si trova nel settore; credo però che chiunque sia interessato all’argomento possa trovare in ques’opera un’ottima lettura.

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