Balle mortali di R. Burioni

Balle mortali è un saggio del 2018 edito dalla Rizzoli. Il suo autore Roberto Burioni è un immonologo che ha già scritto vari testi di divulgazione e questa è la sua ultima opera (inoltre è laziale quindi mi stà simpatico).
Il sottotitolo “Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani” è la sintesi di quella che è l’essenza del libro stesso. L’autore va ad analizzare casi più o meno famosi dove pseudoscienze, ignoranza e sofferenza hanno devastato situazioni che potevano essere risolte oppure aggravato malattie già terminali.
Questi casi sono talmente assurdi e degni della medicina del medioevo, che di contraddittorio non se ne sente la mancanza.
Varie sono le cose che mi sono piaciute del libro. Partendo dalla prefazione; è semplice prendersela anche con i pazienti o con i parenti additandoli come stupidi e ignoranti, invece l’autore sottolinea che queste sono persone che si trovano in condizioni psicologiche particolari. Se hai un caro malato che tutti danno per spacciato è umano aggrapparsi a qualsiasi speranza. L’autore lo sottolinea, ce ne è bisogno? Ni, diciamo che ogni tanto è utile rinfrescare l’empatia alle persone.
Secondo la postfazione, perché se tutto il libro ha criticato ciarlatani vari, nella postfazione lancia una piccola critica anche ai medici che si trovano alcune volte a dover sormontare la barriera di comunicazione Medico-paziente, alcune volte senza riuscirci.
Ma ora vi ho parlato di prefazione, di postfazione ma il libro nel suo insieme com’è? Bello. La scelta dei casi trattati è molto “politicamente corretta” si analizzano eventi estremi di ciarlatani con la “C” maiuscola. Tutto quello che è l’intermezzo ovvero i vari tipi di medicine alternative più conosciute, non se ne parla. Un pò me lo aspettavo perché questi comunque sono argomenti molto sensibili che possiedono molte sfaccettature. Un’altra cosa che mi è dispiaciuta è che mi sarebbe piaciuto che qualcuna delle persone coinvolte esponesse quello che è il suo attuale parere dopo i fatti accaduti, anche se mi rendo conte che i questo caso sarebbe stato più cronaca e meno saggio.
In conclusione a me è piaciuto e lo consiglio. Mi dimenticavo di dirvi che il registro non è ostico e può essere letto tranquillamente dal vasto pubblico, inoltre è molto scorrevole ed interessante quindi si rivela una lettura veloce.

Io vi auguro come sempre buone letture.

Se avete letto questo libro o altri dell’autore fatemi sapere.

Bacioni da lostinmybrain

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